Crotone - Liceo
Classico Pitagora: presentazione di La società sparente - da
sinistra a destra: Vittorio Emanuele Esposito, Maurizio
Mesoraca, Emiliano Morrone, Francesco Saverio Alessio,
Vito Barresi, fotografia: Carmine Talerico
Crotone
- Liceo Classico Pitagora:
presentazione di La società
sparente - gli autori, Francesco Saverio
Alessio e Emiliano
Morrone, durante un'intervista televisiva -
fotografia: Carmine Talerico - © copyright
2007
"Il principale
rammarico è la consapevolezza delle nostre antichissime
e preziosissime origini, nel sangue e nella storia, nei
segni somatici e in quelli artistici, nell'architettura e nella
letteratura; la consapevolezza che il nostro pensiero si
è sviluppato grazie all'influenza della presenza di
Pitagora,
di Gioacchino da Fiore, di
Tommaso
Campanella, Bernardino
Telesio, Mattia
Preti, dei segni della cultura
greca, bizantina, di quella araba, di quella
normanna.
Quando leggo la
descrizione del tempio dorico offerta da Martin Heidegger, dove
addirittura il grande pensatore tedesco formula
l'ipotesi che sia l'immobilità e l'assoluta astrazione
del tempio a dar vita al frangersi dei flutti, allo
scorrere delle nuvole, al soffio dei venti, persino alla
luce del sole e della luna, visualizzo immediatamente i
ruderi del Santuario di Hera Lacinia a Capo
Colonna, Crotone, e immagino Heidegger con lo
sguardo indirizzato verso lo stesso luogo, i suoi occhi
traguardando attraverso un'infinita lontananza il lembo di terra più orientale
della Magna Grecia".
Francesco Saverio
Alessio; Crotone - Liceo Classico Pitagora, 10
dicembre 2007
Crotone -
Lungomare, fotografia:
Francesco Saverio ALESSIO - © copyright
2008
Di "La società
sparente"
esiste, dunque, una
seconda edizione, uscita il 16 dicembre
2007. La stessa
documenta irregolarità, indagati e reati eccellenti
della Calabria, terra di
nessuno. Racconta uccisioni dolose e
colpose, imputabili a un perverso sistema di corruzione,
opportunismo e clientelismo. Dagli abusi a San Giovanni in
Fiore (Cs), capitale italiana
dell’assistenzialismo e bacino di voti determinanti, al
progetto politico di subordinare la
società calabrese, privandola di risorse, voci e
reazioni. Dal futuro impossibile dei
giovani, al loro reclutamento nell’esercito della
’ndrangheta o in gruppi politici capeggiati da
inquisiti. Da paradossi elettorali al torbido nel
Consiglio regionale. Dai comitati d’affari per
l’accaparramento di fondi europei a dubbi comportamenti
della magistratura, forse legata, a volte, a pericolosi
potentati. La critica degli
autori alla «casta» è nominativa, diretta e spietata.
Crotone: Libreria
Cerrelli - La società
sparente insieme a Gomorra
di Roberto
Saviano - fotografia
di Francesco Saverio Alessio - copyleft
Si ricostruiscono
le sorti e i retroscena di Why not, inchiesta del
pm Luigi De Magistris che
ha coinvolto il presidente del Consiglio italiano Romano
Prodi e il ministro della Giustizia Clemente
Mastella. Del popolo che difende il giudice
e l’indipendenza della magistratura sono descritti
impegno, iniziative e potenzialità. La nuova edizione di "La società
sparente" mostra come l’inquietante caso
della Calabria appartenga a tutta la nazione, visti i
rapporti in gioco. Con le testimonianze di coraggiose
voci dell’antimafia, di cui Salvatore
Borsellino è considerato riferimento, gli
autori auspicano che in ogni realtà italiana si scriva
un "La società
sparente". Fiduciosi che la
letteratura, il web e i movimenti impegnati rimuovano
finalmente la rassegnazione e la gestione
privata della cosa pubblica in
Italia.
Crotone - Liceo Classico Pitagora:
presentazione de La società
sparente - una veduta del
pubblico, fotografia: Carmine Talerico - © copyright
2007
E' singolare il
fatto che nel nostro comune d'origine, San Giovanni in
Fiore, dal primo cittadino,
il sindaco
Antonio Nicoletti (già Rosa
nel pugno), a vari professionisti, si sia confinata la
denuncia contenuta nel testo - già nella prima edizione
- al caso, licenziamolo così per comodità espositiva, di
qualche esponente della borghesia del posto, mai
accusato od oltraggiato dagli autori. Ed è paradossale
che una politica, sia pure locale, comunque toccata da
profonde e diffuse esigenze di rinnovamento e
trasparenza, non abbia voluto confrontarsi su un testo
che, per dirla col giornalista Roberto
Galullo, del quotidiano Il Sole 24
Ore, "mette pesantemente in discussione" la
classe dirigente calabrese (si ascolti, in proposito, la
trasmissione radiofonica Un abuso al giorno, toglie il codice
d'intorno, su Radio
24, del 6 dicembre 2007).
Emiliano
Morrone; Crotone
- Liceo Classico Pitagora, 10
dicembre 2007
Crotone
- Liceo Classico Pitagora:
presentazione di La società
sparente - una veduta del
pubblico, fotografia: Carmine Talerico - © copyright
2007
La società
sparente
-
L'eredità di Paolo
Borsellino III edizione - Palagianello, 20
luglio 2008 - Intervento di Francesco Saverio
Alessio-
-
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-
-
La società
sparente...il
blog!
di Emiliano
Morrone e Francesco Saverio
Alessio -
Neftasia Editore,
Pesaro
2007
Links Crotone
Autori Vittime della
Penna - La società sparente - di
Emiliano
Morrone e Francesco Saverio
Alessio - Presentazione
nel Palazzo Senatorio del Campidoglio, sala Pietro da
Cortona - Roma, 1 ottobre 2007 - una
veduta del pubblico - fotografia: Carmine Talerico -
© copyright
2007
--Al centro di La
società sparente è il fenomeno
migratorio, tipico del Mezzogiorno,
addebitato dagli autori a un preciso progetto politico,
reperibile nella storia di San Giovanni in Fiore e
della Calabria. In altri termini,
l’emigrazione è qui considerata anche come soluzione per
la difesa della (propria) libertà di
opinione e della dignità personale. Se la
ripartizione delle terre in Sila, l’autonomia dei
contadini e l’occupazione delle masse furono la giusta
meta dell’azione dei partiti, a un certo punto i loro
ideali di sostegno della povertà e delle famiglie si
usarono strumentalmente per la scellerata propagazione
d’un assistenzialismo devastante. La fuga dalla propria terra, la fuga
dalla Calabria, non ha
impedito agli autori la prosecuzione della loro impresa,
spesso vissuta come missione.
--Nel libro, la retorica è
accuratamente cassata, a vantaggio d’una coraggiosa
esposizione, che, oltre a contenere nomi e vicende
legati al malaffare calabrese, ne è una spiegazione
causale. Il punto di vista di Emiliano Morrone e Francesco Saverio
Alessio non è viziato dal bisogno di
dimostrare qualcosa. Non ha, cioè, quelle finalità
politiche di certa informazione nazionale. --Il loro lavoro si pone,
quindi, come riferimento per una rilettura
dell’emigrazione calabrese e meridionale. La Calabria, nonostante il
progresso economico e i soldi ricevuti dall’Unione
Europea, si sta spopolando paurosamente.
Oggi, come ieri, l’emigrazione produce il
vuoto politico. Dunque, l’auspicio è che, anche grazie
al dibattito e ai collegamenti su Internet, sia
proprio un rientro generale, dopo la «fuga», a produrre
un’azione, effettiva ed efficace,
contro la Ndrangheta.
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