Italia - San Giovanni in Fiore -
"La società sparente":
lettera aperta di Vincenzo Tiano a Giovanni Iaquinta,
già dirigente dei Ds di San Giovanni in Fiore;
18-novembre-2007
Italia - San Giovanni in Fiore,
domenica 11 novembre 2007 - una veduta del pubblico
alla presentazione de La società
sparente - fotografia: Carmine Talerico -
© copyright
2007
Vincenzo
Tiano, vicedirettore di "la Voce di Fiore", ha
scritto una lettera aperta a Giovanni Iaquinta, già
dirigente dei Ds a San Giovanni in Fiore
(Cosenza). Sotto la pubblichiamo integralmente.
Tiano,
lo scorso 11 novembre, ha moderato la presentazione del libro "La
società sparente" (di Emiliano
Morrone e Francesco Saverio
Alessio edito da Neftasia Editore, Pesaro
2007) nei pressi del comune calabrese, nella sala
convegni dell’Hotel
Biafora.
Nel
corso della presentazione, Giovanni
Iaquinta ha chiesto all’on.le Angela
Napoli, membro della Commissione parlamentare
antimafia, se San Giovanni in Fiore fosse città
mafiosa.
Il
deputato ha detto che il centro calabrese non è da
definirsi tale, perché la sua gente non può, come quella
di tutti gli altri comuni della regione, subire l’onta
d’un
sistema che opprime la libertà e la legalità di chi vive
in Calabria.
Iaquinta ha definito l’on.le
Napoli "reticente". A Emiliano
Morrone, Giovanni
Iaquinta
ha poi chiesto se intendeva confermare quanto
scritto nel testo a proposito della morte del giovane
Antonio Silletta. E
cioè che, se
San Giovanni in
Fiore
avesse reagito dopo il sequestro del
giovane, probabilmente la
'ndrangheta non
lo avrebbe ucciso.
La
risposta di Morrone
è stata affermativa. Ma Iaquinta si è infuriato ed
è stato fischiato dal pubblico e ripreso dalla sorella di Antonio
Silletta, che ha solidarizzato con la tesi di Emiliano
Morrone.
La redazione
Presentazione
di La società
sparente a San Giovanni in Fiore, 11 novembre
2007 - da sinistra: Vincenzo Tiano, Salvatore
Borsellino, Francesco Saverio
Alessio - fotografia: Carmine Talerico -
© copyright
2007
Egregio Giovanni
Iaquinta,
come
moderatore della presentazione del libro “La società
sparente” a San Giovanni in Fiore, sento il
dovere di scrivere per l’increscioso accadimento di
domenica 11 novembre in occasione della presentazione
del libro medesimo.
Ho visto
gettare sul tavolo il microfono da una persona come lei
- moderata, pacata e democratica. Certo, Lei
potrà dirmi che uno degli autori del libro, Saverio
Alessio, ha avuto una reazione
sproporzionata e irruenta. È vero: ha sbagliato.
Va
sottolineato però che Saverio
Alessio era, in quella circostanza,
il “padrone di casa” e Lei l’”ospite”. Lei aveva tutto
il diritto di intervenire, in quanto gli è stato
concesso, ma non si trattava di una tribuna politica.
Certamente non era il caso di dire ad Angela
Napoli, membro della Commissione parlamentare
antimafia, dopo aver posto la prima
domanda, “lei è reticente nella
risposta”, aggettivo giuridichese del
tutto inappropriato per una persona che per la causa
della giustizia è costretta a vivere sotto scorta, e
agli autori del libro “gettate
fango sulle persone”, senza contestare
dati di fatto e situazioni politiche acclarate.
San
Giovanni in Fiore, domenica 11 novembre 2007 - Emiliano
Morrone, Angela
Napoli e Vincenzo Tiano
alla presentazione di La società
sparente - fotografia: Carmine Talerico -
© copyright
2007
Ben
venga la dialettica, se è veramente tale. Le ricordo che
in certe manifestazioni organizzate dai Suoi compagni di
partito non è dato nemmeno prendere la parola e Lei la
parola l’ha presa ben due volte. Ma a pensarci bene,
quale critica da parte Sua nei confronti di alcuni
parlamentari e consiglieri regionali, specie quelli del
Suo partito? Addirittura in un Suo articolo definiva
l’asse Adamo-Loiero
come l’avvento della questione morale. Ora i due
dell’asse morale passano più tempo in tribunale che in
Consiglio regionale! Forse perché quei signori sono
della Sua religione e devono essere venerati come dei
santi? Lo sa che il Suo referente calabrese del Partito
democratico, Minniti, ha recentemente proposto
alla presidenza del nuovo partito niente poco di meno
che Loiero?
Questo per Lei non vale nulla, non è degno di
considerazione?
L’importante è dimostrare al partito
di aver dato del reticente ad una persona che mette in
gioco la sua vita per la legalità. Quanto al libro, non Le
bastava il primo intervento, considerata anche la
massiccia presenza delle persone che volevano
intervenire? Non era un “porta a porta”, ma una
presentazione organizzata da privati e gli interventi in
queste circostanze sono preposti a delle domande e,
perché no?, a contestazioni suffragate da dati e
argomenti. Non a generiche
affermazioni difensive e allo stesso tempo
offensive.
Le occorreva una
replica per perorare, sotto sotto, la causa nobile della
buona politica diessina? Una causa obbligata, forzata e
vitale.
L’umore della folla non conta?
La
risposta indignata della sorella di una persona
ammazzata vale meno delle persone che vivono al di sopra
di Lei?
Il
popolo conta meno delle ragioni di partito?
Quanto vale manifestare un
intellettualismo di etichetta, staccato dalla realtà e
ancorato ad una comoda segreteria?
Ci
sono intellettuali
e intellettuali. Il primo intellettuale è
il popolo in quanto essere pensante, sofferente e
ribelle. Popolo che, con dignità, si è fatto
la valigia ed è partito per essere
libero.
Vincenzo Tiano
18-novembre-2007
Scaricabile gratis "La società sparente", libro su De Magistris e l’oscura Catanzaro, la corruzione in Calabria, ’ndrangheta, politica e massoneria deviata. Download del decreto con intercettazioni della Why not...
Il nuovo Corriere della
Sila, 5
dicembre 2007
Più
di mille persone ad assistere alla presentazione di "La società
sparente"
Un
libro shock!
Intanto Morrone e
Alessio fanno sapere di aver ricevuto più di una
minaccia, mentre abbiamo notizia che l'avv. Francesco Caputo, su incarico
di un imprenditore locale, ha chiesto al Giudice presso
il Tribunale di Cosenza il sequestro del
libro, ritenuto lesivo per la reputazione
del suo assistito alle pagine 164 e 165 della medesima
pubblicazione. E, pertanto, il
giudice di merito ha fissato un'udienza per il prossimo
12 dicembre, rilevando l'avvenuta immissione in
commercio del libro, già prima del deposito del
ricorso. Insomma "La società
sparente" farà
in ogni caso parlare ancora, perchè se è vero quanto
ci ha sussurrato Emiliano
Morrone, nella prossima edizione che sarà
imminente, si aggiungeranno altri nomi ed altri fatti, che nel frattempo sono venuti alla
luce. Il
dibattito è stato coordinato da Vincenzo
Tiano, vice direttore de "la Voce di Fiore".
La società
sparente
La società
sparente...il
blog!
di Emiliano
Morrone e Francesco Saverio
Alessio -
Neftasia Editore,
Pesaro
2007
Autori Vittime della Penna
- La società sparente - di
Emiliano
Morrone e Francesco Saverio
Alessio - Presentazione
nel Palazzo Senatorio del Campidoglio, sala Pietro da
Cortona - Roma, 1 ottobre 2007 - una
veduta del pubblico - fotografia: Carmine Talerico -
© copyright
2007
--Al centro di La società sparente è
il fenomeno
migratorio, tipico del Mezzogiorno,
addebitato dagli autori a un preciso progetto politico,
reperibile nella storia di San Giovanni in Fiore e
della Calabria. In altri termini,
l’emigrazione è qui considerata anche come soluzione per
la difesa della (propria) libertà di
opinione e della dignità personale. Se la
ripartizione delle terre in Sila, l’autonomia dei
contadini e l’occupazione delle masse furono la giusta
meta dell’azione dei partiti, a un certo punto i loro
ideali di sostegno della povertà e delle famiglie si
usarono strumentalmente per la scellerata propagazione
d’un assistenzialismo devastante. La fuga dalla propria terra, la fuga
dalla Calabria, non ha
impedito agli autori la prosecuzione della loro impresa,
spesso vissuta come missione.
--Nel libro, la retorica è
accuratamente cassata, a vantaggio d’una coraggiosa
esposizione, che, oltre a contenere nomi e vicende
legati al malaffare calabrese, ne è una spiegazione
causale. Il punto di vista di Emiliano Morrone e Francesco Saverio
Alessio non è viziato dal bisogno di
dimostrare qualcosa. Non ha, cioè, quelle finalità
politiche di certa informazione nazionale. --Il loro lavoro si pone,
quindi, come riferimento per una rilettura
dell’emigrazione calabrese e meridionale. La Calabria, nonostante il
progresso economico e i soldi ricevuti dall’Unione
Europea, si sta spopolando paurosamente.
Oggi, come ieri, l’emigrazione produce il
vuoto politico. Dunque, l’auspicio è che, anche grazie
al dibattito e ai collegamenti su Internet, sia
proprio un rientro generale, dopo la «fuga», a produrre
un’azione, effettiva ed efficace,
contro la Ndrangheta.
|