Appunti dalle città invisibili: scarsa solidarietà a Francesco Saverio Alessio. La Calabria è vittima di se stessa - "la Voce di Fiore"
Scaricabile gratis "La società sparente", libro su De Magistris e l’oscura Catanzaro, la corruzione in Calabria, ’ndrangheta, politica e massoneria deviata. Download del decreto con intercettazioni della Why not...
Calabria, venerdì 2 novembre 2007
Francesco Saverio Alessio, con me autore di "La società sparente", un
libro sulla Calabria vinta dalla ’ndrangheta e dal clientelismo
politico, è stato minacciato lo scorso 26 ottobre. Ha ricevuto a casa
un biglietto non firmato. Lo abbiamo interpretato quale scherzo
cattivo, per ora.
Come da copione, la notizia è stata data in Calabria solo da pochi organi di stampa, i quali da tempo seguono con grande
sensibilità i temi forti in loco. La Rai regionale ha taciuto completamente, invece. E mi chiedo il perché di questo
strano silenzio, costante, poi. Quindi, scarsa solidarietà in generale,
a eccezione di amici e interessati al fermento per la legalità in
Calabria, di cui Alessio e io siamo anche parte.
Nessun commento, non un gesto di vicinanza né voci
d’appoggio da forze interne alla società civile, salvo l’immediato
conforto di Giovanni Pecora, di "Per la Calabria", a nome di tutta la rete. Qualche blog su Internet s’è aggiunto con coraggio (http://giustizia-perseo.blogspot.com); poi nessuno, niente.
A me sembra che il dibattito sul dramma calabrese sia
fermo all’occhio e all’eco della tv. Se la Calabria entra nel discorso
sul sistema italiano come emblema della corruzione, ritengo che
s’inquadri e divulghi nell’errore il suo problema: la malavita. Che è
in primo luogo assenza, volontaria deresponsabilizzazione.
La questione, a mio avviso, è anzitutto culturale. Me
ne rendo conto meditando sull’isolamento che con Alessio sto vivendo
dall’uscita del libro.
Osservare i fenomeni legati alla criminalità,
analizzarli e descriverli nel profondo non suscita condivisione e non è
materia di confronto, sia in Calabria che presso gli intellettuali e i
media italiani.
Manifestazione le CONTRARIE - San Giovanni in Fiore, 14 ottobre 2007 - Francesco Saverio Alessio, Francesco Precenzano, Emiliano Morrone ed Aldo Pecora - fotografia di Carmine Talerico |
Il 14 ottobre De Magistris ha iscritto Mastella nel registro degli indagati per truffa all'Europa, truffa allo Stato Italiano, finanziamento illecito e abuso. Il 16 ottobre Dolcino Favi, procuratore reggente di Catanzaro, ha disposto l’avocazione a sé delle indagini legate all’inchiesta Why not.
Il 14 ottobre anche in Calabria ci sono state le «Primarie» del Partito democratico. Contestualmente, Aldo Pecora, Rosanna Scopelliti, Giorgio Durante, Francesco Precenzano, presidente dell’associazione Gens di Cosenza, e Francesco Lo Giudice del Movimento Politico del Sole hanno tenuto a San Giovanni in Fiore un’iniziativa opposta, le «Contrarie», denunciando «la presenza, nelle liste calabresi del Partito democratico, di personaggi non molto trasparenti, riciclati o toccati da indagini su scandali pubblici e sulla gestione di fondi europei». |
Sono in gioco interessi e poteri troppo grossi. E tanto
basta, e come, perché il quarto potere si fermi con clangore solo su
aspetti in emersione del problema calabrese; ignorando del tutto il
fondale da cui originano.
Alessio e io abbiamo individuato nell’assistenzialismo
a oltranza, voluto da Roma, e in movimenti elettoralistici fuori dello
schema bipolare italiano alcune delle cause dell’espansione della
’ndrangheta.
Se la società non c’è, s’allarga il crimine
organizzato. L’assistenza di Stato e la dipendenza prodotta dallo
scambio di voti e dalla gestione degli elettori come matricole da
sistemare sono il centro d’un carcinoma in metastasi. Per ciò, la
Calabria si distingue dal resto del Sud e dell’Italia.
L’antropologo Francesco Mauro Minervino, che per
ragioni professionali ben conosce la regione e la sua gente, parla
della marginalità locale come impossibile da raccontare.
Lo scrittore Vittorio Messori, invitandomi alla cautela
rispetto alla capacità propulsiva di Internet circa l’aggregazione dei
calabresi reattivi, mi ha offerto uno spunto di riflessione. Per
Messori, noi calabresi confermiamo il malaffare proprio quando i fatti
ci impongono di combatterlo senza tregua. "Chi è causa del suo mal,
pianga se stesso", verrebbe da chiosare.
Tutto il recente movimento per la giustizia e i diritti
negati in Calabria non può limitarsi alla piazza. Né può continuare
solo con un linguaggio di rumori e astrazioni, generalizzazioni,
emozioni.
Ci vuole una rivoluzione culturale. Serve per
moltiplicare le voci che chiedono libertà e aumentare la vigilanza
critica su provvedimenti e fatti politici funzionali alla strategia
della confusione, dell’abuso e dell’illegalità.
Francesco Saverio Alessio ed Emiliano Morrone davanti alla sede del Csm - Roma, 8 ottobre 2007 - fotografia: Aldo Pecora
La brutta vicenda di De Magistris non è da limitare
allo scontro sui media col guardasigilli Mastella. Lì a Catanzaro, in
procura, ci sono apparentamenti noti e rapporti particolari di cui
nessuno dice pubblicamente.
Oggettivamente, il punto vero è l’esistenza di
"parentele" allargate, cui l’ex ministro Castelli ha fatto un
piccolissimo accenno da Vespa, e l’uso di postazioni chiave per
sbrogliare faccende molto ingombranti.
Che, in ordine a certe alleanze, si voglia parlare di massoneria, di 'ndrangheta tout court o di adeguate rappresentazioni
geometriche dei rapporti in gioco, la sostanza non muta.
Guardando in trasparenza, questo è il male della
Calabria: il fatto che viviamo sotto uno stesso tetto un po’ tutti. E
quindi non possiamo sbilanciarci, non possiamo dissentire, non possiamo
solidarizzare con chi i fatti ricostruisce, non possiamo denunciare.
Chi lo fa, è avvertito. Poi, non si sa. Ma si può immaginare.
Emiliano Morrone
LINKS
La società
sparente
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L'eredità di Paolo
Borsellino III edizione - Palagianello,
20 luglio 2008 - Intervento di Francesco Saverio
Alessio
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La società
sparente...il
blog!
di Emiliano
Morrone e Francesco
Saverio Alessio -
Neftasia
Editore, Pesaro
2007
Francesco Saverio Alessio ed Emiliano Morrone, autori di La società sparente, Neftasia, Pesaro 2007
La società sparente: prefazione di Gianni
Vattimo
--Nel gennaio del 2005, Emiliano
Morrone mi spedì per e-mail una
lettera aperta pubblicata sul suo giornale, la
Voce di Fiore. Con questa, appoggiato
da giovani, mi proponeva come candidato sindaco nella
città di Gioacchino
da Fiore, dove nel 2004 ero stato per
un congresso
internazionale sull'abate.
dalla
prefazione di Gianni
Vattimo - All
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