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Architecture of intelligence

"Siamo un po tutti under construction" mi scriveva tempo fa la Poetessa florense del West Virginia Rina Ferrarelli.

Questo sito web è come un breve riassunto di una produzione distribuita in più campi dell'espressione artistica - Arte - Letteratura - Architettura - Design - Web - Musica - Grafica - Fotografia - Pubbliche Relazioni - Consulenza Artistica - alcuni ancora coltivati quotidianamente, altri abbandonati in qualche luogo della mente, almeno in questo momento.

Fluttuazioni dovute al tempo, alla crescita, alla ricerca di un'espressione sempre più personale; dovute a nuove priorità che intervengono, cambi di abitudini, selezione delle attività alle quali dedicare il proprio tempo. Un riassunto in una bottiglia che naviga nel web sul mare di Internet...

Buona navigazione!

Francesco Saverio Alessio

Luce Ombra Natura Architettura

(Riguardo al Mediterraneo e sull'Architettura Mediterranea)

I segni della storia, le continue erosioni o aggiunte, spolio, invasione lichenica, aggressione del gelo, pioggia torrenziale, salsedine, sole implacabile, le architetture sono entità in continua trasformazione nel tempo e nello spazio.

Pantheon

La poetica dell'assoluto

[...] la rotonda del Pantheon dilata fino ai limiti divini della sfera il semplice umano cubo dell'atrio di una casa di Pompei e di Ercolano. In questo come in quella, protagonista è la fresca penombra di un pozzo aperto solamente verso il cielo.

Computer science for Art

[...] è un racconto sull'effetto serra, sul discioglimento dei ghiacciai, su uomini e donne invisibili e silenziosi. Un mio piccolo mondo fantastico, un racconto fantascientifico, sulla telepatia, con opere realizzate in CAD - Computer Aided Design, Rendering, computer grafica, immagini riflesse nell'acqua, bellezza, contemplazione. Liberazione progressiva dello spirito.


Le Memorie di Luca Campano

Le «memorie»

In queste brevi memorie Luca Campano traccia un ritratto per noi prezioso dell'Abate Gioacchino da Fiore, del suo modo di essere, del suo modo di relazionarsi con gli altri. Un ritratto descritto con sentimento da chi ha vissuto al fianco di un grande uomo.


[...] Se Internet ha un importante ruolo nella conservazione di intere culture, il ruolo che riveste nella conservazione e nella costruzione umana di un individuo può essere egualmente importante. La possibilità di offrire a chiunque al mondo lo cerchi quello che tu comunichi, la possibilità di conformare comunità di pensiero al di là dei luoghi geografici e delle culture donano un grande senso di pace e di libertà. Sono queste alcune delle cose che mi hanno spinto ad abbandonare qualsiasi altra attività per studiare Internet e per imparare a costruire siti Web, è stato un colpo di fulmine per l’Intelligenza Connettiva (1) e per le infinite possibilità di scambi comunicativi che essa permette. Oggi fornisco sul Web informazioni partendo dall'enunciato di Nietzsche che "non ci sono fatti, solo interpretazioni" e che anche questo enunciato e "solo" un'interpretazione.

Il mio modo di intendere una Ermeneutica per l'Internet è di partecipare alla sua costruzione nel Web con entusiasmo ogni giorno, con la massima sincerità d'espressione della mia interpretazione dell'esistenza: una INTERPRETAZIONE dei fatti, della vita, della cultura, dell'arte, della storia infinita di immigrazioni ed emigrazioni di massa, in sintesi dell'antropologia culturale di una città, un tempo centro mistico e votato allo Spirito, isolata per secoli su di un massiccio montuoso al centro del Mediterraneo, nata intorno all'Archicenobio Florens fondato da Gioacchino da Fiore - una ERMENEUTICA PER L'INTERNET da San Giovanni in Fiore, Sila, Calabria, Italia.

La società sparente - Neftasia Editore

(1) L’intelligenza connettiva è un termine che uso per indicare l'impatto odierno di Internet sul pensiero umano. Allo stesso tempo, è un concetto che ha radici antiche, pre-verbali, addirittura applicabile al regno animale, solo che non era riconoscibile come tale. Questo per dire che le nuove tecnologie, tutte le nuove tecnologie ci danno semplicemente gli strumenti per analizzare questa condizione dell’essere umano. Siamo abituati a ritenere che il pensiero appartenga a una dimensione privata, e questo è il frutto di quel tipo di comunicazione specifico che è la lettura. Inoltre, il pensiero è considerato come il risultato di un qualcosa di "interiore", mentre il prendere la parola è immaginato come un atto individuale. Ma anche il dialogo fa parte del pensiero. Per questo ritengo che il pensiero sia un "linguaggio silenzioso", ma che la parola sia una forma di pensiero connettivo. L’intelligenza connettiva trova un suo naturale ambito nella connessione web, nella quale però il singolo ha la duplice possibilità di far parte di un gruppo senza perdere la sua identità e di avere un’identità senza perdere il senso del gruppo.

Vorrei però precisare che l’intelligenza connettiva è differente dall’intelligenza collettiva di cui si scrive quando si affronta la comunicazione elettronica. In questo caso, l’intelligenza collettiva è legata a universi a senso unico in cui l’individuo si perde. L’individuo si perde, infatti, nel discorso televisivo, nel discorso radiofonico, esattamente come si perdeva nel discorso orale comunitario. L’intelligenza connettiva riguarda invece la possibilità di condividere il pensiero, l’intenzione e i progetti espressi da altri.

Derrick de Kerckhove - in un’intervista di Benedetto Vecchi - il manifesto, del 30 luglio 2002

Per me l’intelligenza collettiva umana è molto diversa dall’intelligenza collettiva delle formiche o delle api. Un formicaio è intelligente ma non lo è una formica; essa non è più intelligente quando il formicaio diventa più intelligente mentre quanto più l’essere umano vive in una cultura ricca tanto più lo spirito individuale si arricchisce.

Esiste, perciò, una dimensione olografica nell’intelligenza collettiva; in fin dei conti, quello che mi interessa è l’arricchimento di una persona.

[…] l’ “intelligenza collettiva” è il prodotto della memoria collettiva, dell’immaginario collettivo, e diventa progetto quando l’uomo mette a disposizione della collettività gli strumenti che permettono una interazione tra gli individui”.

[P. Lévy, L’intelligenza collettiva. Per un’antropologia del cyberspazio, Feltrinelli, 1996.]

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