30 gennaio 2008
- Emiliano Morrone, Gianni Vattimo e Mauro Piola a
Pesaro per la presentazione di La società sparente - fotografia:
Francesco Saverio Alessio
Il
Resto del Carlino, giovedì 31 gennaio 2008
Mafie e
politica
Dominio delle
coscienze
Incontro a San Giovanni su "La società
sparente"
libro denuncia di Emiliano Morrone e Francesco Saverio
Alessio sulla situazione calabrese e, in
senso lato, sulla prepotenza della malavita organizzata
e dei suoi intrecci con la politica. Con loro sono
presenti la giovane editrice, la pesarese Stefania
Campanelli che ha creato Neftasia; la
parlamentare e membro dell'Antimafia Angela Napoli; il
magistrato Silvia
Cecchi; Francesco Siciliano
dell'associazione calabrese Ammazzateci Tutti, i
ragazzi di Energia Messinese; il
filosofo Gianni
Vattimo che del libro (con la Napoli) ha curato
la prefazione.
Scaricabile gratis "La società sparente", libro su De Magistris e l’oscura Catanzaro, la corruzione in Calabria, ’ndrangheta, politica e massoneria deviata. Download del decreto con intercettazioni della Why not...
La
Cecchi
nel suo intervento evoca la solitudine del magistrato
"costretto ormai ad intervenire
su tutto per il vuoto che avanza in questa
società". Certo, la Cecchi
era imbarazzata. Come l'assessore Luca
Bartolucci, il sindaco Luca
Ceriscioli (presenti tra il pubblico) e il
resto della platea colpita dalla descrizione di una
Calabria che
sembra mille volte più lontana rispetto alla nostra
realtà, di fronte ad una biblioteca bella e ospitante
come la San
Giovanni.
Pesaro, 30 gennaio 2008: Una
veduta del numeroso pubblico alla Biblioteca San
Giovanni per la presentazione del libro La
società
sparente |
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Ma Francesco Saverio
Alessio ha ammonito i
presenti: "La Calabria, quella che noi
raccontiamo, non è poi così lontana.
Pensate alla cocaina: sicuramente ne
girerà anche da queste parti...Ebbene quella coca la vende la
'ndrangheta e i soldi finiscono nelle
tasche delle stesse persone che hanno costretto tanti calabresi perbene a
lasciare il proprio paese con il dominio mafioso delle
coscienze, un potere ancora più terribile
del mitra e della pistola".
p.an
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Comune di Pesaro
Provincia di Pesaro e Urbino
TURISMO - Provincia di Pesaro e
Urbino
Fiere di Pesaro
La società
sparente
La società
sparente...il
blog!
di Emiliano
Morrone e Francesco Saverio
Alessio -
Neftasia Editore,
Pesaro
2007
Autori Vittime della Penna
- La società sparente - di
Emiliano Morrone e
Francesco Saverio Alessio - Presentazione
nel Palazzo Senatorio del Campidoglio, sala Pietro da
Cortona - Roma, 1 ottobre 2007 - una
veduta del pubblico - fotografia: Carmine Talerico -
© copyright
2007
--Al centro di La
società sparente è il fenomeno
migratorio, tipico del Mezzogiorno,
addebitato dagli autori a un preciso progetto politico,
reperibile nella storia di San Giovanni in Fiore e
della Calabria. In altri termini,
l’emigrazione è qui considerata anche come soluzione per
la difesa della (propria) libertà di
opinione e della dignità personale. Se la
ripartizione delle terre in Sila, l’autonomia dei
contadini e l’occupazione delle masse furono la giusta
meta dell’azione dei partiti, a un certo punto i loro
ideali di sostegno della povertà e delle famiglie si
usarono strumentalmente per la scellerata propagazione
d’un assistenzialismo devastante. La fuga dalla propria terra, la fuga
dalla Calabria, non ha
impedito agli autori la prosecuzione della loro impresa,
spesso vissuta come
missione.
--Nel libro, la retorica è
accuratamente cassata, a vantaggio d’una coraggiosa
esposizione, che, oltre a contenere nomi e vicende legati al malaffare
calabrese, ne è una spiegazione causale. Il
punto di vista di Emiliano Morrone e Francesco Saverio
Alessio non è viziato dal bisogno di
dimostrare qualcosa. Non ha, cioè, quelle finalità
politiche di certa informazione nazionale. --Il loro lavoro si pone,
quindi, come riferimento per una rilettura
dell’emigrazione calabrese e meridionale. La Calabria, nonostante il
progresso economico e i soldi ricevuti dall’Unione
Europea, si sta spopolando paurosamente.
Oggi, come ieri, l’emigrazione produce il
vuoto politico. Dunque, l’auspicio è che, anche grazie
al dibattito e ai collegamenti su Internet, sia
proprio un rientro generale, dopo la «fuga», a produrre
un’azione, effettiva ed efficace,
contro la Ndrangheta.
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