Architettura Mediterranea
Progetti, opere, ruderi e spolio intorno al Mediterraneo
Luce Ombra Natura Architettura
I segni della storia, le continue erosioni o aggiunte, spolio, invasione lichenica, aggressione del gelo, pioggia torrenziale, salsedine, sole implacabile, le architetture sono entità in continua trasformazione nel tempo e nello spazio.
Villa Malaparte a Capri
Adalberto Libera costruì a Capri una delle massime espressioni dell'Arte e dell'Architettura del secolo scorso: la misteriosa "casa come me" di Kurt Sucker (Curzio Malaparte, Prato 1898 - Roma 1957 ), la Villa Malaparte.
La casa fu interamente costruita in muratura, con la direzione del Maestro Adolfo Amitrano, dal 1938 al 1943.
Pantheon
[...] la rotonda del Pantheon dilata fino ai limiti divini della sfera il semplice umano cubo dell'atrio di una casa di Pompei e di Ercolano. In questo come in quella, protagonista è la fresca penombra di un pozzo aperto solamente verso il cielo.
di Francesco Venezia e Gabriele Petrusch: "QUADERNS"; Barcellona, luglio-settembre 1985 poi su Scritti Brevi, Clean: Napoli, novembre 1986
Museo a Gibellina
[...] Uno degli scopi del nostro lavoro di architetti è di opporre una certa resistenza al rapido esaurirsi della ragione pratica che determina la costruzione di un edificio. Suscitare un tempo nascosto che resista al tempo del suo uso e che sia in grado di conferirgli nuove valenze estetiche persino nel caso estremo in cui l'iniziale funzione, esauritasi, sia incomprensibile, o che l'edificio stesso sia stato dal tempo o da eventi traumatici ridotto a rovina.
Villa Munthe a Capri
"Una casa aperta al sole, al vento e alle voci del mare - come un tempio greco - e luci, luci ovunque": è così che Axel Munthe descriveva Villa San Michele, la casa che costruì sull'Isola di Capri. Il medico svedese scelse il punto più panoramico di Capri per costruire la sua villa: il versante nord-orientale di Anacapri, a 327 metri di altezza sul livello del mare, dove un tempo sorgeva una villa imperiale romana e una cappella medievale dedicata a San Michele.
Campi Flegrei: Baia
Il sito, che secondo la leggenda trasse nome da Baios, uno dei compagni di Ulisse, che vi fu sepolto e vi ricevette onori, fu universalmente celebre nell'antichità e fino a tutto il Medioevo per le numerose sorgenti termali che scaturivano sia dalle colline circostanti l'arco del golfo, compreso fra la Punta Epitaffio e l'odierna altura del Castello, sia dal litorale, e che a partire dal II secolo a.C. furono sfruttate a scopo terapeutico attraverso appositi sudoratorìi scavati nel tufo della collina.
Lago Fusaro: Casina Vanvitelliana
L’antica Acherusia palus, Il lago Fusaro, è situato a nord-ovest di Napoli, vicino all’antica Cuma, caposaldo della strategia di occupazione e colonizzazione di Neapolis, sul litorale del mar Tirreno, nei Campi Flegrei. Zona palustre nel tardo Settecento ricca di selvaggina sia stanziale che migratoria fu scelta da Ferdinando IV di Borbone che aveva una forte passione venatoria per una vasta messe di interventi architettonici.
Santuario di Hera Lacinia
[...] il Tempio, uno dei più importanti esempi di Architettura Mediterranea, era più famoso della città di Crotone ed era sacro a tutte le popolazioni Calabresi. Alcuni secoli fa i ruderi, ancora imponenti, facevano si che il Capo si chiamasse "delle colonne", poi l'edificio usato come cava per il Castello eretto nel 1541 dal viceré don Pedro di Toledo, per le architetture dei palazzi nobiliari e per le infrastrutture portuali fu interamente spogliato tranne una sola colonna.
Il Duomo di Siracusa
Il tempio, di ordine dorico fu eretto nel V secolo AC dal tiranno Gelone in seguito alla vittoria contro i Cartaginesi nella battaglia di Imera. L'Athenaion era esastilo (sei colonne in facciata) periptero (le colonne circondavano la cella su tutti e quattro i lati), con 14 colonne sui lati lunghi.
Attualmente ne restano visibili, sul fianco sinistro del duomo, alcune colonne e lo stilobate sul quale esse poggiavano in calcare locale.
Chiesa di San Zeno a Pisa
Il portico tramite il quale si accede alla Chiesa di San Zeno a Pisa è un piccolo ipostile interamente costruito con frammenti spogliati da altre architetture. Colonne, capitelli, trabeazioni, e altri elementi compositivi scolpiti sono disposti in una logica sovvertitrice di ogni ordine stabilito al fine di costruire un nuovo ordine completamente imprevisto.
Selinunte - Cave di Cusa - Segesta
Così, a Selinunte, fu stabilito dai coloni Greci il tipo che noi conosciamo come Tempio Dorico. Alcuni elementi, ad esempio la Metopa sono stati inventati e codificati a Selinunte; l'antica colonia di Megara Iblea.
Urbino - Palazzo Ducale - Galleria Nazionale delle Marche
Durante la sua breve supremazia culturale, Urbino ha attirato alcuni dei più illustri eruditi e artisti del Rinascimento che hanno creato un complesso urbano d'eccezionale omogeneità, influenzando lo sviluppo culturale del resto d’Europa.
Città ideale - Urbino, Palazzo Ducale
L'opera, una delle immagini simbolo del Rinascimento italiano, è stata attribuita a diversi artisti, tra cui anche l’architetto Luciano Laurana per l’alta precisione del disegno e la somiglianza degli elementi architettonici classici con quelli presenti nel Palazzo Ducale di Urbino, di cui l’architetto fu in parte il progettista.
Abbazia Florense
L'edificio, ideato da Gioacchino da Fiore, ma realizzato da Fra' Giuliano, "Magister Artium", e forse supervisionato dal discepolo di Gioacchino, Vescovo e grande Architetto del Duomo di Cosenza, Luca Campano, possiede alcune particolarità che oltre a renderlo unico, come ogni edificio ben riuscito, ne fanno il prototipo dell'Architettura Florense oltre che un capolavoro di Architettura Mediterranea.
Le Memorie di Luca Campano
In queste brevi memorie Luca Campano traccia un ritratto per noi prezioso dell'Abate Gioacchino da Fiore, del suo modo di essere, del suo modo di relazionarsi con gli altri. Un ritratto descritto con sentimento da chi ha vissuto al fianco di un grande uomo.
Le Corbusier: Eros e Logos
Notre Dame de Haut a Ronchamp
La ricerca architettonica di Le Corbusier si allarga man mano che la sua carriera avanza. A volte per un incidente di cantiere, un imprevisto: la scoperta, mentre si scava per le fondazioni dei plinti dei pilotis, di alcune cavità nel sottosuolo alte tanto quanto l'edificio. Le Corbusier è costretto a progettare delle onerose sottofondazioni...
Paolo Di Caterina
Le cavità sotterranee e Napoli
A Napoli, la forma visibile dell'architettura è solo l'affioramento di una città sotterranea. Innumerevoli caverne, grotte, cunicoli, pozzi l'attraversano in ogni direzione intrecciandosi a quote diverse. Non si tratta di cavità naturali - frane accidentali o corrugamenti geologici - ma di luoghi edificati «per forza di levare».
XVII Triennale di Milano
Nell'esistenza di una città intervengono trasformazioni e distruzioni dei suoi edifici. Nella sua persistenza, la natura il carattere e l'espressività del suolo. L'architettura del suolo supera nella portata l'architettura degli edifici. L'architettura del suolo è sempre archetipa; l'architettura degli edifici è sovente legata agli stili. Un'urbanistica che parta dall'architettura del suolo crea le premesse per la configurazione di un persistente tracciato della città.
Computer science for Art
[...] è un racconto sull'effetto serra, sul discioglimento dei ghiacciai, su uomini e donne invisibili e silenziosi. Un mio piccolo mondo fantastico, un racconto fantascientifico, sulla telepatia, con opere realizzate in CAD - Computer Aided Design, Rendering, computer grafica, immagini riflesse nell'acqua, bellezza, contemplazione. Liberazione progressiva dello spirito.
Mezquita de Cordoba
di Abderramàm I, Abderramàn II, Alhakem II, Allmanzor; (OMEYA)
Abderramàn I ( 756-788) iniziò la costruzione della Moschea originale sulla preesistente Basilica cristiana di San Vicente, usando come cava gran parte dei suoi materiali, lo spolio di colonne, capitelli, trabeazioni, conci in pietra da taglio, già disponibili per altre opere murarie non fa rimpiangere la perdita dei preesistenti edifici nel capolavoro dell'Occidente Islamico e delle contaminazioni culturali e architettoniche: la Mezquita de Cordoba.
La Grand Mosquée de Paris
La Grande Mosquée de Paris a été construite en 1922, c’est en 1926 qu’elle est officiellement inaugurée au 2 bis Place du Puits de l’Ermite à Paris, dans un quartier du 5e arrondissement, la Grande Mosquée est actuellement le centre islamique le plus important de Paris. Nichée dans le Quartier Latin, près du Museum d’Histoire Naturelle, elle séduit par son architecture mêlant artistiquement le style espagnol et maure et par son minaret de 33 mètres de haut.
Institut du Monde Arabe, Paris
[...] En ce sens, Nouvel est assurément un extrémiste ou, à la lettre, un radical: car c’est la même attitude qui pousse l’idée vers son extrémité ou la remonte vers sa racine, allant jusqu’à déterrer celle-ci pour l’exhiber. Nouvel ne lâchant une idée qu’après en avoir lui-même livré - c’est-à-dire détendu - tous les ressorts, l’intensification du processus produit paradoxalement la plus faible intensité de résultat. Car le sens ne vaut que fort et vif c’est-à-dire prêt à s’échapper à nouveau. La littéralité le livre à coup sûr, mais elle le livre mort.
Château d'Amboise
[...] De là, il faut se rendre sur la terrasse du château. Le fleuve encore, les ponts, l'Ile d'Or dans sa totalité, l'eglise du Bout de Ponts et son quartier, le coteau, de Nazelles à Cangey. En aval on peut apercevoir par beau temps les flèches de la cathédrale de Tours. On la ville en contrebas, les toits de ses maisons, l'église Saint Florentin.
The Global Village Square
Concept: The Global Village Square (GVS) is a public service (free of charge) meant to establish permanent links by videoconferencing between Toronto and other cities of the world. It will allow people to meet across land and sea, but as if they were in a common ground.
Olympia
The sacred precinct, named the Altis, was primarily dedicated to Zeus, although other gods were worshipped there. The games conducted in his name drew visitors from all over the Greek world as one of a group of such "Panhellenic" centres, which helped to build the identity of the ancient Greeks as a nation.
Il sentiero e l'arco
La particolare disposizione della mansarda di forma allungata e frastagliata, la presenza di molte canne fumarie dei piani inferiori, ci hanno inizialmente condotti alla composizione di una pista nel pavimento; un sentiero che si svolge fra elementi verticali illuminati dall’alto: il grande pilastro centrale, il camino, la parete che separa dalla zona notte. La passeggiata indicata dalla pista ripropone una situazione consueta nelle nostre campagne: il camminare fra “caselle” diroccate, a volte una sola parete rimasta in piedi grazie alla presenza di un arco.
Palazzo Veltri
Le opere risentono in modo evidente di questo mio senso del tempo in Architettura al punto da apparire già erose prima di essere usate, rotte dove è più probabile che si romperanno, non finite o parzialmente smontate, fortemente contrastate, fra natura e artificio, fra geometria e caos, fra Eros e Logos.
Il gusto per la tattilità, la plastica dei materiali è unito alla ricerca di un assoluta funzionalità d'uso, di resistenza all'usura e all'erosione, di evocazione dei processi naturali di trasformazione.
La parete crollata
Tracce di lavori eseguiti da mani estranee, ciclico alternarsi di nuove presenze. Al di sotto di una parete dal liscio intonaco un improvviso apparire di preesistenti strutture, una rugosa trave di cemento scalpellato con del ferro sporgente; al disotto di questa, più profondamente affondata nell’ombra, una parete dall’intonaco graffiato, simile alla roccia scalpellata del sottosuolo partenopeo, delle caverne greco romane che attraversano i Campi Flegrei, rumori lontani…
Questa è una sezione di florense.it web site dedicata all'Architettura Mediterranea che, dalla Mezquita de Cordoba alla Villa Malaparte di Adalberto Libera e alla Villa Iovis di Tiberio sulle rupi di Capri , da Napoli ed i Campi Flegrei con la Casina Vanvitelliana sul Fusaro di Carlo Vanvitelli, alla Sicilia e al Museo di Gibellina di Francesco Venezia, dalla Cappella di Ronchamp di Le Corbusier all'Abbazia Florense di Gioacchino da Fiore, attraverso il sottosuolo partenopeo, l'architettura ipogea delle caverne Greco Romane esposte alla XVII Triennale di Milano, fino al Global Village Square di Derrick De Kerchove, il restauro, le epoche, le migrazioni culturali, a volte le perdite, a volte le contaminazioni architettoniche, attraverso valori diversi e diverse religioni, le valenze estetiche, con l'apporto di scritti personali e di altri Autori, di fotografie, disegni ed altri tipi di rappresentazioni iconografiche, rendering 3D, cad, vuole indicare un percorso di riflessione su questo argomento.