COMUNE 
                DI CASERTA 
                
               
              CONCORSO DI PROGETTAZIONE 
                PER IL RIFACIMENTO DELLE DUE FACCIATE PRINCIPALI DEL
                TEATRO COMUNALE DI CASERTA 
              Progetto di Paolo 
                Di Caterina e Pier 
                Giulio Montano.
                Collaborazione di Gian Carlo Garzoni
                Sculture di Battista Marello
               
              
              Architettura 
                Mediterranea Contemporanea - Paolo 
                Di Caterina e Pier 
                Giulio Montano - COMUNE DI CASERTA - Concorso di Progettazione 
                per il rifacimento delle due facciate principali del Teatro Comunale 
                di Caserta.
              
              RELAZIONE 
                TECNICA E ILLUSTRATIVA
              I. 
                La facciata principale di Via Mazzini.
              Su 
                di un piano rivestito di pietra si aprono, ridisegnati con dimensioni 
                congruenti, i tre varchi di accesso all'atrio del Teatro, serrati, 
                sul filo interno, da porte di cristallo montate a giorno; gli 
                ambienti dei piani superiori, retrostanti la facciata, sono illuminati, 
                oltre che dalle finestre laterali ampliate, da una nuova luce 
                zenitale.
                Tra la zoccolatura e la cornice, di trachite scura, sfilano ricorsi 
                di calcare chiaro: le une e gli altri, ritmica citazione e, al 
                contempo, astratta trasfigurazione lapidea dell’adiacente prospetto 
                più antico; i ricorsi sono sottolineati da profonde bisellature 
                orizzontali ed evidenziati da una lavorazione alternata: allo 
                scalpello, con diversa inclinazione, al di sotto della cornice, 
                e, al di sopra di questa, alla bocciarda e allo scalpello. Tale 
                lavorazione, rifinita in opera, celerà ulteriormente i 
                giunti verticali.
                Sovrapposto a questa facciata, aderente in basso e distaccato 
                in alto (anche nel rispetto delle vedute della proprietà 
                contigua), si erge un portale, di acciaio rivestito con pannelli 
                di rame ossidato: enfatica rappresentazione dell’ “accesso” che, 
                trasferito per mezzo “dell’ordine gigante” in una dimensione “urbana”, 
                risulta visibile fino dalle estremità della strada.
                Si tratta, inoltre, di un necessario riparo: di un portico (secondo 
                la più consueta tipologia edilizia del Teatro) nel cui 
                cavo, praticabile per mezzo di impalcati e di scale, è 
                allogato un dispositivo multimediale, tecnologicamente sofisticato, 
                che proietta all'intorno e sulla stessa facciata, attraverso l'intradosso 
                mobile, alettato, dell'arcotrave: sensazioni, immagini, suoni 
                e lame di luci radenti, programmati dall’uomo e gestite da intelligenze 
                artificiali.
                Ma tale "controfacciata", così concepita, è 
                anche, e forse sopratutto, un virtuale arcoscenico -evaginazione 
                di quello interno, reale- il cui profilo, dalle linee sghembe, 
                allude alle pieghe di un astratto sipario che, aperto, disvela, 
                sulla scena di pietra, un antico “attore” di bronzo a tutto tondo; 
                arcaica figura, anch’essa “controfacciata”, come l’edificio, dalla 
                sua maschera espressivamente deformata:
                il genius loci!
                rimembranza del Buccus di Atella, della satura luciliana di Sinuessa, 
                delle mordaci rappresentazioni dell'ìtalum acètum 
                giocate nel vicino anfiteatro di Capua …
              
              Architettura 
                Mediterranea Contemporanea - Paolo 
                Di Caterina e Pier 
                Giulio Montano - COMUNE DI CASERTA - Concorso di Progettazione 
                per il rifacimento delle due facciate principali del Teatro Comunale 
                di Caserta.
              
              
              II. La facciata secondaria di Via Gasparri.
Una 
                lieve concavità, data dall'inclinazione, verso l'esterno, 
                dei due bordi liberi del prospetto, definisce la nuova forma di 
                questa facciata. Una fascia rigirata di intonaco fratazzato, chiaro, 
                limita un piano rivestito di pietra che, formalmente e matericamente, 
                è il prosieguo di quello di Via Mazzini; la cornice, posta 
                alla stessa quota, come una linea di livello, rimarca ulteriormente 
                la continuità tra le due facciate.
                In basso si aprono i tre varchi di accesso ai servizi (sicurezza, 
                rampa per il superamento delle barriere, camerini); anche qui 
                i varchi sono tra di loro congruenti e serrati, sul filo interno, 
                da porte di cristallo.
                In alto, distaccato dal piano di pietra, un metafisico altorilievo 
                di bronzo, è l’“evidente” ritratto di un drappo raccolto, 
                … frammento di scena …, in tessuto operato di San Leucio.
                Davanti alla facciata, un podio, dalla giacitura inclinata, sopraelevato 
                rispetto al piano stradale e raccordato ad esso con gradini e 
                rampe marginali, definisce lo spazio di una piccola piazza; dal 
                disegno della sua pavimentazione, in trachite nera, emergono isolati 
                sedili di pietra calcarea, bianchi.
              
              Architettura 
                Mediterranea Contemporanea - Paolo 
                Di Caterina e Pier 
                Giulio Montano - COMUNE DI CASERTA - Concorso di Progettazione 
                per il rifacimento delle due facciate principali del Teatro Comunale 
                di Caserta.
              
              III. 
                I materiali.
              Facciate:
                trachite vesuviana, a lastre di spessore di cm 4, con bisellatura, 
                di cm 1,0 x 1,0 eseguita solo sui lati lunghi, lavorata con lo 
                scalpello medio e rifinita in opera, per la zoccolatura;
              trachite 
                vesuviana, a blocchi di spessore di cm 16, lavorata alla bocciarda, 
                per la cornice;
              pietra 
                calcarea compatta, cosiddetta di Mondragone, già delle 
                cave dei Monti tifatini (Reggia-Prefettura), a lastre di spessore 
                di cm 4, con bisellatura di cm 1,0 x 1,0 eseguita solo sui lati 
                lunghi, lavorata con lo scalpello medio o con la bocciarda fine 
                e rifinita in opera, per i piani.
              Controfacciata:
              profilati 
                di acciaio e lamiere cor-ten a, "nude", di spessore 
                mm 10, laminate a caldo e saldate ad arco, per la struttura;
              pannelli 
                di rame, di cm 150 x 200 x 0,3, ossidati ai sali di ammonio, per 
                il rivestimento.
              Sculture:
              bronzo 
                statuario in patina, cesellato a mano.
              Spazi 
                esterni:
              trachite 
                vesuviana, a lastre di spessore cm 3, segata e resa antisdrucciolevole 
                con lavorazione al puntillo medio, con coste rifilate, per la 
                pavimentazione;
              trachite 
                vesuviana, a blocchi di spessore non inferiore a cm 16, segata 
                e resa antisdrucciolevole con lavorazione al puntillo medio, per 
                gli scalini;
              pietra 
                calcarea compatta, cosiddetta di Mondragone, già dei Monti 
                tifatini, a blocchi di spessore di cm 45, lavorata alla bocciarda 
                e rifinita in opera, per i sedili.
              Finiture:
              intonaco 
                premiscelato a base di calce, pigmentato con colori chiari, passato 
                al fratazzo, per le pareti;
              lamiera 
                di rame, per le gronde e i pluviali;
              cristallo 
                trasparente, temperato, antisfondamento, di spessore cm 2, per 
                i serramenti delle porte con ferrature e maniglioni in bronzo.
              IV. 
                I Grafici.
              Nella 
                Tavola n°1, dato che non era possibile farvi rientrare tutti 
                i grafici di progetto in scala 1:50, come richiesto dal Bando, 
                si è scelto di inserirvi soltanto quelli relativi alla 
                facciata di Via Mazzini: uno stralcio del prospetto, uno stralcio 
                della pianta e due sezioni.
                Nella tavola n° 2, libera, si sono, invece inseriti: uno stralcio 
                planimetrico generale; la pianta, il prospetto e la sezione della 
                facciata di Via Gasparri (1:100); ed infine varie vedute degli 
                interventi architettonici e scultorei.
              
              
              
                
              
              
              Sculture 
                di Battista MARRELLO
              
              
              Sculture 
                di Battista MARRELLO
              
              --COMUNE 
                DI CASERTA - Concorso 
                di Progettazione per il rifacimento delle due facciate principali 
                del Teatro Comunale di Caserta.
              --Progetto 
                di Paolo 
                Di Caterina e Pier 
                Giulio Montano. --Collaborazione 
                di Gian Carlo Garzoni. --Sculture 
                di Battista Marello.
              
              Risorse 
                Web su Paolo Di Caterino e Pier Giulio Montano