Mezquita
de Cordoba
(VIII SECOLO)
Caccuri,
8 febbraio 2004
--Abderramàn
I (
756-788) iniziò la costruzione della Moschea originale sulla
preesistente Basilica cristiana di San Vicente,
usando come cava gran parte dei suoi materiali, lo
spolio di colonne, capitelli, trabeazioni, conci in pietra da taglio,
già disponibili per altre opere murarie non
fa rimpiangere la perdita dei preesistenti edifici nel capolavoro
dell'Occidente Islamico e delle contaminazioni culturali e architettoniche:
la Mezquita
de Cordoba.
--Un
catalogo dell'Architettura di spolio: nell'ipostile sconfinato,
squarciato solo all'inizio dalla cruda luce dell'Andalusia,
ci si perde nel silenzio della preghiera; nella penombra man
mano più vasta si percorre un riassunto di storia archeologica
spagnola e l'evoluzione completa dello Stile Omeya in Spagna,
dall'VIII al XVI Secolo.

Arte
del Mediterraneo
Squarci
di sole prima di perdersi nella penombra dell'ipostile
Mezquita
de Cordoba
--Nel
corso del tempo alcune maestranze migrarono verso la Francia introducendo
conoscenze costruttive riguardo agli archi in pietra da taglio che
successivamente diedero attraverso ulteriori contaminazioni,
dovute alle migrazioni culturali, di abilità ed invenzioni,
diede la nascita al Gotico
Francese.
Francesco
Saverio ALESSIO
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Andalucia
--"Già
nella metà del secolo XI Palermo era, dopo Il Cairo e Cordova, il terzo
centro commerciale e culturale del mondo mussulmano, ma per bellezza
del luogo e clima era ineguaglibile rispetto alle prime due, per
come tramandato dai cronisti dell'epoca.
--[...]
il quadro di un'attiva metropoli, la quale vantava ben trecento
moschee, innumerevoli mercati, banchi di cambio valute e, tra tanti
e vari laboratori artigiani, una delle prime cartiere impiantate
in Europa. [...] Quando
Ruggero d'Altavilla, fratello del Guiscardo giunse davanti alle
mura di Palermo nell'agosto del 1071, si trovò davanti
una città veramente organizzata, plurirazziale e poliglotta...
--Pasquale
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