Era
il 1967 e le nostri freschissime menti tese alla
scoperta del mondo ci facevano fantasticare per ore sulla
vita e sulla passione di quegli uomini che erano venuti su
queste montagne a costruire tanta bellezza. Gioacchino da Fiore nella sua lunga permanenza in Palestina oltre a studiare i
Vangeli ed altri testi in Aramaico, testi che tradotti in
latino avrebbero illuminato persino il Sommo
Vate Dante Alighieri, si interessò
allo studio dell’Architettura, degli archi e delle volte
ogivali.
Molte
di queste competenze in Architettura
Mediterranea furono trasferite da Gioacchino
da Fiore al suo caro amanuense Luca
Campano, che divenuto Vescovo diede libera espressione
al suo grande talento architettonico e alla sua vasta competenza
costruttiva realizzando un capolavoro come il Duomo
di Cosenza; e che secondo le ultime datazioni degli
scavi di Iure Vetere potrebbe essere fra gli Architetti, insieme
al Frate Iulianus, dell’Archicenobio
di Iure Nuovo e quindi del capolavoro dell'Architettura Florense. In ogni caso sulle sostruzioni dell'edificio iniziato da Gioacchino
da Fiore e su suo progetto.
Nella
cappella laterale della Chiesa Florense, cappella
dove ora riposano le spoglie mortali di Gioacchino
da Fiore un
tempo nella cripta, la composizione dell’ogiva che inquadra
la finestra a sua volta ogivale, la scarna, essenziale, “normanna”
modanatura che sottolinea la composizione dello spazio teso
verso quella unica, parsimoniosa fonte di luce dell’est,
la totale abolizione di ulteriori decorazioni, la rendono
uno degli spazi architettonici più originali della
sua epoca; a cavallo fra antichità
mediterranee e profezie post-moderne. Il taglio compositivo orientale viene superato dalla pulizia
decorativa e dall’uso parsimonioso della luce, in un
ambiente di vasta penombra squarciato al mattino presto da
un raggio di sole…
...ripartirono
da Petra e si ritirarono fra le montagne a Fiore, affinchè
in Nazareth fosse annunciato il nuovo frutto dello Spirito
Santo, fino a che, a partire da quel luogo, il Signore operasse
la massima salvezza sulla Terra. [...]