Cultura
Italiana e Mediterranea Contemporanea direttamente
ispirato dagli antichi Coloni Greci
--"Creazione
di uno spazio euromediterraneo di istruzione superiore"
--Intervento
introduttivo del Ministro alla riunione informale allargata dei
Ministri dell'Istruzione Superiore
--Università
di Catania, Aula Magna S. Mazzarino (Complesso Benedettini)
7 - 8 novembre 2003
--Il
mar Mediterraneo, fucina di civiltà,
da sempre ha favorito lo scambio di beni ma, soprattutto,
l'incontro tra genti appartenenti ad etnie diverse, accomunate
da un profondo legame. In esso convergono molteplici
fattori estremamente favorevoli, quali la centralità geografica
rispetto ai tre continenti del “vecchio mondo”, la mitezza del
clima, la splendida bellezza delle sue coste e la generosità
dei suoi mari pescosi nonché la gioia di vivere, la versatilità
individuale e la ricchezza spirituale delle popolazioni.
--È
sulle sponde di questo mare - che i latini chiamavano Res Comunis
Omnium, ad intendere che questo mare è un patrimonio comune
di tutti noi - che sono sbocciate, sono fiorite e si sono confrontate
tutte le grandi civiltà dell'antichità classica:
dalle più remote e misteriose, all'intraprendenza navale
dei Fenici, alla grandiosità degli Egizi, all'industriosità
terrestre e marittima degli Etruschi e dei Cartaginesi, alla poliedricità
del mondo Hellenico che seppe raggiungere le più elevate
espressioni del pensiero umano e produrre forme artistiche di
insuperata bellezza.
--Il
Mediterraneo, che è stato, in età antica, bacino,
culla, baricentro, è diventato nei tempi più recenti
linea mobile e fluida di confine con "l'altro mondo".
Tuttora lo è ed il compito storico di un'Europa che voglia
essere aperta comporta oggi la capacità di dialogare e
portare fino in fondo il ruolo storico di promotore della coesistenza.
Lo scenario mediterraneo appare sempre di più come il vero
banco di prova dell'Unione Europea per l'apertura e il dialogo
con altri mondi. L'iniziativa della Presidenza, con questa Conferenza
interministeriale allargata - che rappresenta un momento nuovo
e significativo nella riflessione in corso nell'Unione europea
sul tema dell'istruzione superiore - vuole inserirsi nel contesto
degli orientamenti dell'Unione Europea mirati a "sviluppare
le risorse umane e promuovere la comprensione tra le culture e
il riavvicinamento dei popoli nella regione Euro Mediterranea"
come sancito negli accordi di Barcellona (Dichiarazione
di Barcellona del 1995), impegno ripreso e confermato,
avendone sottolineato anche una necessaria, sensibile accelerazione,
durante la conferenza euromediterranea di Valencia del
2002.
--La
sfida non è semplice. La
cooperazione deve essere considerata un processo creativo comune
e continuo, in cui tutti i partner giocano un ruolo
attivo congiunto; le priorità individuate si trasformano
in azioni efficaci solo se danno origine ad un senso di condivisione
dei risultati tra i partner. A questi nostri lavori partecipano
moltissimi Paesi dell'area euromediterranea: Francia,
Grecia, Spagna, Portogallo, Cipro, Malta, Turchia, Autorità
palestinese, Egitto, Israele, Italia, Marocco, Tunisia.
--L'obiettivo
dei nostri lavori è la condivisione di una nuova strategia
politica che crei le fondamenta per un processo di avvicinamento
e di graduale integrazione delle politiche educative e
formative nel Mediterraneo e che abbia al centro i bisogni degli
studenti, la necessità di migliorare la mobilità
occupazionale dei laureati, la prospettiva di una più intensa
circolazione e alimentazione dei saperi e dei mestieri.
Un primo strumento per la creazione e per la realizzazione di
una nuova cultura mediterranea, io credo, possa essere la realizzazione
di reti di comunicazione che colleghino tutti gli atenei coinvolti,
sfruttando le grandi potenzialità
delle tecnologie dell'informazione tra cui quelle per la formazione
a distanza.
--riferimento:
"Creazione
di uno spazio euromediterraneo di istruzione superiore"
--Intervento
introduttivo del Ministro alla riunione informale allargata dei
Ministri dell'Istruzione Superiore
--Università
di Catania, Aula Magna S. Mazzarino (Complesso Benedettini)
7 - 8 novembre 2003
Piccolo
Centro Internet
Mediterraneo di
Ricerca
Scientifica per i Siti
WEB
Un
viaggio dentro San Giovanni in Fiore interamente costruito
al computer per il WEB; l'informatica
florense per il World Wide Web attualmente viva
in Internet...
Piano
d'azione eLearning
Pensare
all'istruzione di domani
--Le
nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazioneincidono profondamente sul nostro modo
di informarci, di comunicare e di formarci lanciando,
nel campo dell'istruzione e della formazione, numerose
sfide che investono svariati settori della società.
Si tratta di sfide per l'industria, utilizzatrice e produttrice
di tali tecnologie; sfide per l'occupazione a causa dei
nuovi impieghi che esse creano e delle nuove qualifiche
richieste; sfide per la cultura, con lo sviluppo
attorno ad Internet di nuovi servizi che si ripercuotono
sulle abitudini culturali e che vengono considerati
a volte una minaccia, a volte un'opportunità
per il pluralismo culturale e linguistico dell'Europa.
--Sfide
per l'istruzione, soprattutto affinché le innovazioni
tecnologiche siano davvero al suo servizio e dimostrino
la propria utilità educativa e didattica in ambiti
di apprendimento molto vari nel rispetto del pluralismo
linguistico, culturale e sociale.
Sfide finanziarie nel settore dell'istruzione, per adeguare
le risorse alle finalità definite dalla società.
L'impiego delle tecnologie dell'informazione e
della comunicazione deve essere concepito in funzione
degli obiettivi didattici e dei mezzi finanziari
disponibili; esso deve inoltre venire adeguato ai contesti
educativi e ai gruppi interessati. Tali considerazioni
devono portare a stabilire nei casi concreti l'optimum
tra infrastrutture, formazione, contenuti e risorse umane.
--L'introduzione
delle innovazioni deve sempre avvenire in funzione delle
esigenze dell'istruzione. Nella sua attuazione
il presente piano d'azione mira ad attenersi sempre a
tale principio.
II
(Programma MEDA II) - FEMISE è la Rete Euro-Mediterranea
di istituti economici dei 27 paesi del Partenariato Euro-Mediterraneo.
--Obiettivo
della rete è promuovere il monitoraggio e la valutazione,
accademica di altissimo livello, relativa all'aspetto
economico del Partenariato ed anche gli effetti degli
Accordi euro-mediterranei nei confronti di questi paesi.
FEMISE è stata creata
per:
Scambio
di dati e studi fra istituti membri e migliorare la
loro integrazione nella ricerca economica su scala
internazionale;
Scopo
di Femise è sia migliorare la comprensione dell'evoluzione
della regione euro-mediterranea, nelle sue dimensioni
nazionale e regionale tramite ricerche accademiche
di altissimo livello; sia suggerire evoluzioni in
linea con gli obiettivi del processo
di Barcellona. Inoltre
obiettivo della rete è anche cogliere l'opportunità
offerta dal programma per promuovere le capacità di
ricerca sul luogo, specificamente presso i paesi partner
mediterranei creando gruppi di lavoro multinazionali.
Il cofinanziamento di FEMISE è per il sostegno di
studi e ricerche nei seguenti settori: Agricoltura
in transizione; Impatto degli Accordi di associazione
sul flusso dei capitali, dei beni e dei servizi; Povertà,
Informal Sector, salute e mercato del lavoro; Ruolo
dello Stato; Educazione, formazione e ruolo delle
donne nella società e nell'economia; Integrazione
Sud - Sud.